VILLA FOSCARI (LA MALCONTENTA)
Villa Foscari è un edificio sito lungo il Naviglio del Brenta, a Mira, in provincia di Venezia.
LA STORIA
Nella prima metà del 1500 i Foscari, una famiglia del patriziato veneziano, cominciarono ad acquisire proprietà nella suddetta zona ed intorno al 1556 Nicolò Foscari, proprietario di Ca' Foscari a Venezia, affidò ad Andrea Palladio la costruzione della villa senza però poterne vedere l'ultimazione giacché venne conclusa qualche anno dopo la sua morte nel 1561. Sotto la sua discendenza la villa venne attorniata da numerosi altri edifici, da un molo a una fornace, da un'osteria a una scuderia, creando in pratica un piccolo villaggio a se stante.
All'inizio del 1800 però il palazzo risultava già disabitato e lasciato in rovina; tutti gli edifici circostanti vennero smantellati dagli Austriaci durante i moti del 1848. La villa venne utilizzata negli anni come magazzino agricolo fino a che nel 1925 passò di mano ad Alberto Clinton Landsberg che iniziò una serie di restauri che la portano ai giorni d'oggi, nuovamente nelle mani degli antichi proprietari dal 1973.
LA LEGGENDA
La leggenda legata a questo edificio è tutta incentrata sul suo nome: "La Malcontenta". Secondo questa diceria una dama di casa Foscari venne rinchiusa tra le mura della villa come punizione per una condotta poco esemplare ed ella avrebbe vissuto i suoi ultimi trent'anni senza mai uscire dall'abitazione od affacciarsi alle finestre, senza che mai nessuno le portasse viveri all'interno della casa o le facesse semplice visita.
ANALISI
In realtà il nome "Malcontenta" è riconducibile a due spiegazioni storiche. La prima vede il luogo denominato così già dal 1431 quando gli abitanti di Padova e Piove di Sacco protestarono contro la costruzione del Naviglio del Brenta. La seconda ci è stata anche confermata dalla Dott. Barbara Del Vicario, amministratore unico della società che gestisce la villa, ed attribuisce questo soprannome al tratto del Brenta in questione che era "mal contenuto" e quindi soggetto a consuete straripazioni.
Nessun fantasma quindi a Villa Foscari, "solo" un chiaro esempio di architettura palladiana da gustare senza timori.
LA STORIA
Nella prima metà del 1500 i Foscari, una famiglia del patriziato veneziano, cominciarono ad acquisire proprietà nella suddetta zona ed intorno al 1556 Nicolò Foscari, proprietario di Ca' Foscari a Venezia, affidò ad Andrea Palladio la costruzione della villa senza però poterne vedere l'ultimazione giacché venne conclusa qualche anno dopo la sua morte nel 1561. Sotto la sua discendenza la villa venne attorniata da numerosi altri edifici, da un molo a una fornace, da un'osteria a una scuderia, creando in pratica un piccolo villaggio a se stante.
All'inizio del 1800 però il palazzo risultava già disabitato e lasciato in rovina; tutti gli edifici circostanti vennero smantellati dagli Austriaci durante i moti del 1848. La villa venne utilizzata negli anni come magazzino agricolo fino a che nel 1925 passò di mano ad Alberto Clinton Landsberg che iniziò una serie di restauri che la portano ai giorni d'oggi, nuovamente nelle mani degli antichi proprietari dal 1973.
LA LEGGENDA
La leggenda legata a questo edificio è tutta incentrata sul suo nome: "La Malcontenta". Secondo questa diceria una dama di casa Foscari venne rinchiusa tra le mura della villa come punizione per una condotta poco esemplare ed ella avrebbe vissuto i suoi ultimi trent'anni senza mai uscire dall'abitazione od affacciarsi alle finestre, senza che mai nessuno le portasse viveri all'interno della casa o le facesse semplice visita.
ANALISI
In realtà il nome "Malcontenta" è riconducibile a due spiegazioni storiche. La prima vede il luogo denominato così già dal 1431 quando gli abitanti di Padova e Piove di Sacco protestarono contro la costruzione del Naviglio del Brenta. La seconda ci è stata anche confermata dalla Dott. Barbara Del Vicario, amministratore unico della società che gestisce la villa, ed attribuisce questo soprannome al tratto del Brenta in questione che era "mal contenuto" e quindi soggetto a consuete straripazioni.
Nessun fantasma quindi a Villa Foscari, "solo" un chiaro esempio di architettura palladiana da gustare senza timori.