ISTITUTO VITTORIO EMANUELE II DI GIOVINAZZO
L'Istituto Vittorio Emanuele II di Giovinazzo è un ex collegio di Giovinazzo, in provincia di Bari.
LA STORIA
Nato nel 1704 come convento dei Frati Domenicani, dal 1805 il Re di Napoli tolse al clero la gestione dell'istituto con l'inento di trasformarlo in un orfanotrofio e nel 1819 ne seguì l'inaugurazione. Divenuto poi un collegio, esso racchiuse in se anni di severa disciplina. Ad oggi c'è la speranza che l'istituto possa tornare ad essere luogo di educazione, magari universitario.
LA LEGGENDA
In una sera del 1975 dedicata come di consueto alla proiezione di una pellicola cinematografica, durante l'intervallo, un bambino recatosi nei bagni perse la vita strangolato dagli asciugamani che pendevano dal rullo a parete. Non è chiaro se il bambino di soli 9 anni rimase ucciso a seguito di un gioco o per altre cause; a seguito di quell'episodio ci fu un processo che però si concluse con l'assoluzione degli educandi e vigilandi. La leggenda vuole che lo spirito di questo bambino sia ancora presente tra le mura dell'Istituto.
ANALISI
Purtroppo non ci è stato concesso di eseguire un'indagine nell'istituto. Il nostro referente Enzo Campanelli che ha vissuto la vita collegiale nel lontano 1965 per ben 11 anni, nonché membro del Direttorio dell'associazione "Quelli dell'Ive" composta da ex ragazzi che hanno vissuto l'istituto nei tempi in cui svolgeva la sua attività e che ha lo scopo di raccogliere chi come loro hanno condiviso quella parte di storia (video informativo), ha posto la nostra richiesta a tutti i suoi componenti; sebbene alcuni si sono pronunciati in modo favorevole, la decisione finale è stata negativa. Ci hanno spiegato che il diniego è dovuto al fatto che in precedenza c'è stata un'esperienza negativa con un altro gruppo di ricerca sul paranormale, il GIAP di Roma, che non sarebbe stato a loro dire onesto sul tipo di video che avrebbero realizzato e sul taglio che avrebbero impresso; sempre a detta del nostro referente, il GIAP avrebbe tralasciato l'aspetto paranormale del documentario nel momento della richiesta ed il direttorio si sarebbe trovato poi di fronte ad un tipo di video inaspettato. Non staremo certo a sindacare se è stata solo un'incomprensione in buona fede o se davvero l'aspetto paranormale (spesso scomodo) è stato tralasciato quando si sono presentati per ottenere il permesso, a noi restano i ringraziamenti di "esser stati sinceri da subito" ed una promessa che se in futuro si riaprisse la possibilità, verremmo contattati.
Ma cosa ne pensiamo del caso? Non potendo raccogliere nostro materiale, non possiamo che basarci su quello raccolto da altri. Nel video girato dal GIAP traspaiono sonori inequivocabili come cigolii e colpi, ed EVP che però non riusciamo a ricondurre alle parole proposte in sovraimpressione; a nostro parere, non sono affatto parole. Per quanto riguarda i suoni possiamo solo notare che è visibile, dietro ad una finestra, che le fronde di un presunto albero si muovono molto vigorosamente; se quella fosse stata una serata dunque ventosa, non ci stupirebbe che nell'istituto risuonassero cigolii e colpi provenienti da chissà dove, come una finestra dalla dubbia integrità strutturale che si riapre una volta chiusa. Ovviamente i ragazzi del GIAP presenti sul posto avranno avuto ben altri elementi per trarre giudizi diversi su tali accadimenti, noi non possiamo che esprimere una nostra opinione guardando semplicemente un video. A nostro supporto però ci giungono le parole del nostro referente che assicura che ne lui, ne nessun altro membro del direttorio, ha mai sentito o percepito nulla di "paranormale" in tutti i decenni trascorsi fino ad ora all'interno dell'Istituto.
Non ci resta dunque che fidarci delle nostre impressioni e delle testimonianze di chi passa realmente il tempo la dentro e porre seri dubbi sulle leggende che circondano l'ex istituto.
LA STORIA
Nato nel 1704 come convento dei Frati Domenicani, dal 1805 il Re di Napoli tolse al clero la gestione dell'istituto con l'inento di trasformarlo in un orfanotrofio e nel 1819 ne seguì l'inaugurazione. Divenuto poi un collegio, esso racchiuse in se anni di severa disciplina. Ad oggi c'è la speranza che l'istituto possa tornare ad essere luogo di educazione, magari universitario.
LA LEGGENDA
In una sera del 1975 dedicata come di consueto alla proiezione di una pellicola cinematografica, durante l'intervallo, un bambino recatosi nei bagni perse la vita strangolato dagli asciugamani che pendevano dal rullo a parete. Non è chiaro se il bambino di soli 9 anni rimase ucciso a seguito di un gioco o per altre cause; a seguito di quell'episodio ci fu un processo che però si concluse con l'assoluzione degli educandi e vigilandi. La leggenda vuole che lo spirito di questo bambino sia ancora presente tra le mura dell'Istituto.
ANALISI
Purtroppo non ci è stato concesso di eseguire un'indagine nell'istituto. Il nostro referente Enzo Campanelli che ha vissuto la vita collegiale nel lontano 1965 per ben 11 anni, nonché membro del Direttorio dell'associazione "Quelli dell'Ive" composta da ex ragazzi che hanno vissuto l'istituto nei tempi in cui svolgeva la sua attività e che ha lo scopo di raccogliere chi come loro hanno condiviso quella parte di storia (video informativo), ha posto la nostra richiesta a tutti i suoi componenti; sebbene alcuni si sono pronunciati in modo favorevole, la decisione finale è stata negativa. Ci hanno spiegato che il diniego è dovuto al fatto che in precedenza c'è stata un'esperienza negativa con un altro gruppo di ricerca sul paranormale, il GIAP di Roma, che non sarebbe stato a loro dire onesto sul tipo di video che avrebbero realizzato e sul taglio che avrebbero impresso; sempre a detta del nostro referente, il GIAP avrebbe tralasciato l'aspetto paranormale del documentario nel momento della richiesta ed il direttorio si sarebbe trovato poi di fronte ad un tipo di video inaspettato. Non staremo certo a sindacare se è stata solo un'incomprensione in buona fede o se davvero l'aspetto paranormale (spesso scomodo) è stato tralasciato quando si sono presentati per ottenere il permesso, a noi restano i ringraziamenti di "esser stati sinceri da subito" ed una promessa che se in futuro si riaprisse la possibilità, verremmo contattati.
Ma cosa ne pensiamo del caso? Non potendo raccogliere nostro materiale, non possiamo che basarci su quello raccolto da altri. Nel video girato dal GIAP traspaiono sonori inequivocabili come cigolii e colpi, ed EVP che però non riusciamo a ricondurre alle parole proposte in sovraimpressione; a nostro parere, non sono affatto parole. Per quanto riguarda i suoni possiamo solo notare che è visibile, dietro ad una finestra, che le fronde di un presunto albero si muovono molto vigorosamente; se quella fosse stata una serata dunque ventosa, non ci stupirebbe che nell'istituto risuonassero cigolii e colpi provenienti da chissà dove, come una finestra dalla dubbia integrità strutturale che si riapre una volta chiusa. Ovviamente i ragazzi del GIAP presenti sul posto avranno avuto ben altri elementi per trarre giudizi diversi su tali accadimenti, noi non possiamo che esprimere una nostra opinione guardando semplicemente un video. A nostro supporto però ci giungono le parole del nostro referente che assicura che ne lui, ne nessun altro membro del direttorio, ha mai sentito o percepito nulla di "paranormale" in tutti i decenni trascorsi fino ad ora all'interno dell'Istituto.
Non ci resta dunque che fidarci delle nostre impressioni e delle testimonianze di chi passa realmente il tempo la dentro e porre seri dubbi sulle leggende che circondano l'ex istituto.