AZUL: QUEEN'S GARDEN

Partita

E' il momento di comporre il Giardino della Regina. Questa volte le piastrelle diventano addobbi floreali per la creazione del giardino più bello seguendo un'unica semplice regola senza eccezioni che varrà per qualsiasi cosa si intenderà fare durante la partita che sia prelevare tessere, pagarle per inserirle nel giardino, posizionarle o fare punti: colori uguali ma simboli diversi o colori diversi ma simboli uguali. Tutto qui, semplice no? Beh, quagliare sarà tutt'altra cosa in un gioco che non solo obbliga alla riflessione di quali tessere prelevare, ma si spinge oltre, su quando e quali tessere scartare per non subire la penalità di fine partita; un titolo per nulla banale a livello strategico che obbliga i giocatori ad osservare attentamente come si sviluppa la partita azione dopo azione per poter gestire il caso e la statistica sapendo adattare e modellare il proprio gioco in ogni momento. Un Azul che per questa riflessività può piacere o meno rispetto agli altri della sua serie, ma tutt'altro che rotto come sostengono alcuni che probabilmente non l'hanno per nulla capito (o non hanno avuto il tempo di farlo).

NOTA SUL GIOCO: molti hanno lamentato il fatto che sussiste una fastidiosa discrepanza di tonalità di alcuni colori (come il viola) tra quelli stampati sui cartoncini di espansione e le tessere. Nell'edizione che vi mostriamo, quella inglese/tedesca, questo problema non c'è. Dunque, in caso il gameplay vi convinca e vorrete comprare il gioco, verificate lo stato dell'attuale edizione italiana o virate su quella inglese/tedesca.

NOTA SUL GAMEPLAY: al minuto 12 Emy non ha passato a Mary anche uno dei gigli viola.

Giocatori: Emy - Ivy - Mary - Paga